INFERNO ROSSONERO - MILANO SIAMO NOI - A.C. Milan Forum

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    Un altro cerchio dell'era Pioli si chiude

    Importanti sono stati i 3 punti in una partita ostica.
    Lo Spezia meritava almeno il pareggio perché ha idee e grinta, invece noi, giocando ogni 3 giorni avevamo difficoltà nel gestire la partita, ma alla fine è uscita fuori la giocata Alexis-Diaz, che dimostra la miglior caratura tecnica dei rossoneri.
    Da segnalare l'ottima gara di Leao.
    Partita quindi che chiude il cerchio Spezia-Spezia nel 2021. Tabù sfatato.

    Forza Milan!
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    Dall'avatar tuo, mi sembri proprio un sicario, cortezKILLER... :D
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    Immagini da San Siro:

    Image from Gyazo





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    Classifica aggiornata a Milan - Venezia:


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    Alta marea

    Vittoria difficile da conquistare fino al 68esimo (gol di Diaz), comunque giustificata ampiamente nella ripresa.
    Il Venezia si presentava a S.Siro con un 433 mascherato, perché effettivamente sembrava un 451: hanno chiuso tutti gli spazi nella nostra trequarti in lungo e in largo, annullando Diaz. Se sulla nostra destra eravamo innocui, dalle parti di Leão invece sembrava potesse capitare qualcosa quando il portoghese puntava l'avversario. Poco davvero perché il Milan potesse incidere. Tonali si dannava l'anima ovunque e Bennacer restava troppo basso.
    E quindi il Venezia, alzando le sue paratie, ha evitato che la marea rossonera (bassina direi, per via del turnover spinto applicato da Pioli) potesse bagnare (addirittura) la sua porta.
    La svolta nella ripresa verso il 60esimo, quando entrano Tomori, Theo e Alexis. Bennacer giocava più avanzato, Alexis cuciva il gioco con grande padronanza tecnica e velocità e Theo sembrava determinato nel puntare la porta.
    Conclusione: all'67esimo Diaz conclude di prima in rete, quasi a ridosso della linea di porta, un assist di prima di Theo, il quale prima veniva pescato con precisione da Benna, che a sua volta aveva ricevuto palla da Alexis, quest'ultimo servito con un tracciante di 40 metri da Tonali. Azione meravigliosa.
    Sollievo quindi a San Siro.
    In seguito il Milan ha continuato a macinare gioco, prendendo alto il Venezia e concedendo ben poco ai lagunari, i quali per forza dovevano alzare il baricentro.
    La partita quindi era diventata adatta per il raddoppio: e un'altra volta ci mettono gli zampini Alexis e Theo, con il belga da vero trequartista e Theo da vera ala destra. Un'altra azione stupenda sigillava il tabellino: tunnel e assist "no look" del belga che andava a pescare l'inserimento del francese, sicuro di poter sfondare la rete con una botta da dentro area prepotente.

    Alta marea nella ripresa per affondare il Venezia e avvisare i cugini che la compagnia in classifica potrà durare a lungo, squadra completa permettendo però.
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    Maignan risponde duramente agli insulti razzisti. La sua lettera al mondo del calcio

    21.09.21 22:20 di Nicholas Reitano


    Vittima di insulti razzisti all'Allianz Stadium, Mike Maignan ha voluto dire la sua attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Instagram:

    "Domenica sera all'Allianz Stadium alcuni tifosi bianconeri mi hanno preso di mira con insulti e grida razziali. Cosa volete che dica? Che il razzismo è sbagliato e che quei tifosi sono stupidi? Non si tratta di questo. Non sono né il primo né l'ultimo giocatore a cui questo succederà. Finché questi eventi vengono trattati come "incidenti isolati" e non viene intrapresa alcuna azione globale, la storia è destinata a ripetersi ancora e ancora e ancora. Cosa facciamo per combattere il razzismo negli stadi? Crediamo veramente che ciò che facciamo sia efficace? Faccio parte di un Club impegnato come leader nella lotta contro ogni discriminazione. Ma bisogna essere di più e uniti in questa battaglia contro un problema sociale che è più grande del calcio stesso. Nelle stanze che governano il calcio, le persone che decidono sanno cosa si prova a sentire insulti e urla che ci relegano al rango di animali? Sanno cosa fa alle nostre famiglie, per i nostri cari che lo vedono e che non capiscono che possa ancora succedere nel 2021? Non sono una "Vittima" del razzismo. Sono Mike, in piedi, nero e orgoglioso. Finché potremo usare la nostra voce per cambiare le cose, lo faremo".

    . milannews.it
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    Image from Gyazo

    Top class
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    Prima o poi arriviamo

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    Pareggio tutto sommato giusto, se dividiamo la partita in 2 tempi. Però l'ultima impressione è solitamente quella che resta. Bastava sentire il coro dello spicchio di curva rossonera su un'atmosfera surreale del restante dello Stadium ammutolito dopo il gol di Rebic, per capire che il Milan è una squadra che non smette mai di giocare.
    Lascio da parte gli infortuni, la sfiga, i tuffi degli juventini, Tomori terzino prima, Kalulu (pronto) dopo, il rigore di Chiellini su Rebic passato inosservato dai più, il contropiedi fulminante degli avversari a 5' dall'inizio, la paratona di Szczęsny, la partita non buona di Theo.
    Dico solo una cosa: siamo una squadra di praticamente 27 giocatori titolari.
    E lo facciamo capire partita facendo.
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    Garanzini su La Stampa: "Buoni segnali per il Milan"

    16.09.21 20:12 di Pietro Andrigo

    Gigi Garanzini, tra le più importanti firme del calcio italiano, nella sua rubrica "Fuoricampo" per La Stampa, ha parlato delle gare perse da Inter e Milan in Champions:
    "Ci son serate in cui val la pena rischiare lo strabismo, pur di intercettare quante più immagini possibili dal doppio televisore. In cerca di emozioni forti e finendo per ricavarne di fortissime, perché se a San Siro si giocava assai elegantemente di fioretto a Liverpool i Reds sono partiti all'arma bianca, e per una buona mezzora il Milan non ha letteralmente toccato terra. (...) Poi è arrivato il vero errore della serata rossonera: non capire che quelli sarebbero ripartiti come niente fosse. Il pari di Salah, il controsorpasso di Henderson, un'altra serie di assalti alla maniera del miglior Liverpool. Eppure la loro sconfitta fa meno male, perché contro un grande Liverpool ha lasciato intravedere anche squarci di crescita".

    . milannews.it
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    Prendiamo quei meravigliosi 10 minuti finali del primo tempo come una lezione a Klopp, o diciamo che sia solo frutto del caso, per noi chi ci martelliano continuamente i coglioni?
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    Mi son sentito anch'io così dopo il nostro secondo gol...



    Bisogna dirlo.
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    Missione possibile

    La vittoria del Liverpool non specchia in toto la loro superiorità evidente. Ciò non toglie il fatto che l'hanno meritata per le azioni da gol prodotte, meno appunto per la loro leggerezza difensiva.
    Siamo stati in balia del loro gioco pressante, fisico e tecnico per ben mezz'ora del primo tempo, che solo Maignan, Kjaer e Timori hanno potuto evitarci una figuraccia, talmente eravamo schiacciati da loro negli ultimi 35 metri.
    Non esisteva neanche la possibilità di andare a pressarli più alti, talmente velocizzavano le azioni, specie con gli esterni.
    In 5 minuti li abbiamo rimontati, appena siamo saliti più alti a prendere la loro uscita di palla, forse perché rifiatavano e magari perché non ci conoscono veramente. Il lavoro tra le linee con Diaz, Theo e Alexis li ha sorpresi e ci ha procurato un'azione da manuale, culminando con il gol da cecchino di Ante.
    Il secondo, appena dopo con un ribaltamento di fronte veloce e micidiale, agevolato dalla distanza tra linea difensiva e il cc dei reds e con l'ennesimo inserimento centrale del duo Diaz-Theo. Senza marcature a palla scoperta, il Liverpool ha accettato passivamente le triangolazioni dei ragazzi. Questo non so se gli servirà da lezione, visto che l'importante sembra segnare un gol in più dell'avversario. E sapevano come farlo...
    La ripresa vedeva subito il Milan che cercava di chiudere le linee di passaggio, abbassando troppo il baricentro, magari convinto di poter reggere la pressione. Il gol di Salah (e del momentaneo pari) nasce da un assist lento: un pallonetto indirizzato a Salah, che richiedeva un'uscita magari tempestiva di Mike. Comunque, dopo le risposte del portiere al bombardamento durante il primo terzo di gioco (rigore parato compreso), non si può biasimarlo più di tanto.
    Pioli allora leva Alexis e Leão per fare entrare Florenzi e Giroud.
    Il terzo gol (della vittoria) arriva da azione da calcio d'angolo: troppo libero Henderson, che insacca dal limite dell'area, prendendo al volo il tiro della vita.
    Il Liverpool abbassa il ritmo, mentre la sensazione che il Milan potesse ripetere una rimonta sembrava effettivamente remota, nonostante qualche gentil concessione della difesa dei reds ci fosse nell'aria (e dentro la loro area). Ma niente, un cross rasoterra che l'erede di Paolo (entrato al posto dell'ottimo e stanco Rebic) non se lo aspettava e che non ha manco le caratteristiche per il tap in vincente.

    Pazienza. Una sconfitta prevedibile, che dall'incubo iniziale di un'imbarcata, diventava a fine primo tempo una missione più che possibile.
    Peccato che l'intervallo ha spezzato il sogno di poter addirittura portare i 3 punti a casa.

    Ben ritornata comunque all'Europa che conta.
    Ci rivedremo alla prossima missione (o lezione).
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    Dominio gestito

    Vittoria indiscussa, punteggio addirittura bugiardo per quanto visto in campo.
    Un Milan dirompente nel primo tempo, che solo la mancanza di lucidità negli ultimi 15 metri, ha impedito ai ragazzi di chiudere la partita nei primi 45 minuti.
    Squadra corta, difesa alta comandata da un ottimo Romagnoli, Diaz da disturbo per i laziali tra le linee, Leão in palla, Rebic meno (da punta centrale) e un grandissimo Tonali a recuperare e creare in mezzo al campo, hanno fatto sì che il Milan venisse fermato solo da numerosi falli da parte degli avversari e da qualche indecisione di troppo in zona gol.
    Nella ripresa, tra gestione del vantaggio e la sicurezza di poter fare male in ogni momento, (pur cambiando modulo dopo il 2-0 di Ibra) per compattare ancora di più la squadra, il Milan ha fatto sì che la Lazio non avesse alcun sbocco per il solito gioco imposto da Sarri, sicuramente non ancora collaudato e con una difesa abbastanza in bambola.

    Bravo Pioli nella gestione del suo gruppo in continua crescita, che gli risponde con una prestazione di grande compattezza e generosità.
    Il ritorno di Ibra dopo quasi 4 mesi di assenza è stato il coronamento di una serata speciale per il popolo rossonero.
    Si sta confermando poi quanto detto e ripetuto da Pioli in questi giorni: il Milan è più forte di prima.
    Ancora presto per poter dominare fino in fondo. Dobbiamo continuare a gestire l'euforia.
2267 replies since 4/2/2008
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