INFERNO ROSSONERO - MILANO SIAMO NOI - A.C. Milan Forum

Votes taken by beto~milan

  1. .
    Quoto Phoenix, pur essendo d'accordo sul fatto che Rebic sia effettivamente una sottopunta.
    E quindi il suo utilizzo da seconda punta solo a partita in corsa, come contro la Salernitana.
  2. .
    Non lo so, nick.
    Leão nei 4 a cc non lo vedo come esterno. Lo preferisco vicino alla punta.
    Semmai proverei Messias da trequartista, come chiede Phoenix, non cambiando quindi l'impostazione del 4231.
    Comunque sia non dimentichiamo che l'ingresso di Diaz ci ha fatto vincere il derby.
    Semmai ieri sono mancati quasi tutti singolarmente.
  3. .
    CITAZIONE (AdamAndTheAnts @ 20/2/2022, 09:19) 
    Premessa: cena in casa con amici, tv spenta sino ad 1' prima del gol di rebic.
    Vedo dunque il pareggio, scopriró poi come sono andati i precedenti 80'.
    Mancano con il recupero circa 15'.
    Hai ripreso la partita, puoi vincerla, in canpo hai Leao, Rebic, Theo, Tonali, Giroud, Kessie, Tomori e Romagnoli per i corner...come fai a non dire...ora la vinciamo?
    E invece...uno schifo totale. Passaggi sbagliati (pure mike in un paio di rinvii), tutti che vogliono fare i fenomeni salvando la patria oppure cross da pulcini o completamente sballati. Fine della partita. Non ci posso credere.
    Tutti sul banco degli imputati. Dov'è finita la garra che abbiamo messo nel derby per resistere alla forza dell'inter?
    La nostra forza è essere squadra, ieri eravamo altro. Serviva Ibra? Forse. Almeno lui ti obbliga a passargliela.

    Ecco il punto.
    Il gol di Rebic aveva dato a noi la possibilità di riprendere il vantaggio per via del nostro miglior tasso tecnico nei singoli.
    Avremmo potuto quindi vincere la partita con 20' da squadra: i primi 5' e gli ultimi 15'.
    Nel mezzo, ripeto, un'ottima Salernitana e un Milan che aveva dato qualche segnale nel senso di avere singoli più forti: quella rovesciata di Leao e in qualche scorribanda centrale di Theo.
    Comunque sia ho notato una squadra non compatta nei reparti come al solito. Il centrocampo loro ci ha sovrastati e abbiamo subito costanti raddoppi sugli esterni.
    Rinnovo i complimenti a Nicola.
  4. .
    È mancata la testa

    Pareggio giusto e deludente per come abbiamo giocato:
    . Errori tecnici evidenti
    . Centrali difensivi imbarazzanti
    . Errori negli ultimi passaggi
    . Centrocampo a due tagliato fuori.

    Alla Salernitana il merito di aver giocato alla pari in questa gara. Hanno fatto di più di quanto mi aspettassi da una squadra rivoluzionata dopo il mercato invernale.

    Bel colpo di coda.
  5. .
    Portogallo o Francia...basta che riempiamo la pancia... :D
  6. .
    La coppia Tonali-Bennacer gira.
    A parte la vicenda del (non)rinnovo, deve giocare chi sta meglio. E Kessie' è calato in questa stagione.
  7. .
  8. .
    Vittoria merita dopo un primo tempo contratto.
    Gol cinico (come ci capita spesso ultimamente) e meraviglioso. L'assist di Maignan vale 100 parate.
    Secondo tempo molto ben giocato dal Milan, contro una Samp ben organizzata ma nulla davanti.

    Ora, passata una gara di primordiale importanza per quanto eravamo sotto pressione, proseguiamo il percorso come se ogni partita fosse una finale.
  9. .
    Sì cortez, hanno detto però che se ci fosse capitata un'occasione per prendere un difensore l'avrebbero fatto.
    Non di certo uno qualsiasi, tanto per far numero...
  10. .
    E tutto quel casino in tag nel mese scorso perché non abbiamo preso un centrale difensivo nel mercato di riparazione...
    Secondo me meriti vanno dati anche al suo compagno di reparto nelle ultime partite.
  11. .
    Anche Romagnoli l'ha fatto.
    Nel video non si vede perché tagliato un attimo prima che arrivasse.

    CITAZIONE (Ammanuensemeditativoallafinestra @ 7/2/2022, 12:43) 
    non lo farei santo però. calci e pugni no ma una bella multa salata si.

    Certo.
    Ma lo steward dovrebbe essere radiato così come il tifoso ha preso giustamente il daspo.
  12. .
    Mddo', Ammanuense.
    Hai meditato alla grande!
  13. .
    Stupro di gruppo

    La mia prima sensazione al fischio finale: "come cazzo abbiamo fatto a vincere?"
    Ho preso la briga (mica tanto :) ) di riguardare la partita e, quindi, a mente fredda, non posso che dare per meritata la vittoria rossonera.
    Le partite durano 90 e più minuti, i derby un'eternità.

    L'agguato arrogante e Mike-Tatarusanu:
    Siamo stati letteralmente sotto nel primo tempo, quando si vedeva una sola squadra (e rosa più forte) in campo, al completo, con la sola assenza della riserva di lusso Correa.
    L'inda di Inzaghi girava che era una meraviglia (sic!). Sugli esterni subivamo le pene dell'inferno. Non riuscivamo ad avanzare, meno ancora con ribaltamenti di fronte: Perisic e Dumfries erano costanti spine nei fianchi di Calabria e Theo, che parlare di innescare Leão o imbastire qualche trama veloce era pressoché impossibile.
    La scelta Kessié da trequartista non ha sortito l'effetto sperato anzi, ci ha allungato le distanze tra i reparti e Brozovic ha potuto orchestrare la banda bauscia con l'aiuto di un collettivo e gioco collaudati. L'arretramento di Dzeko, portandosi con sé i nostri centrali difensivi a lasciare a vicenda la zona di competenza, ci ha messo parecchio in difficoltà che, solo i cuori e le caparbietà di Tonali e Benna hanno potuto evitare il peggio.
    Non ci restava quindi che l'ultimo baluardo, come nel derby d'andata: Iron Mike ha fatto il Tatarusanu, evitando il peggio: il trionfo nerazzurro già nel primo tempo.
    Comunque sia i ragazzi tenevano botta e resistevano.

    Il Gruppo:
    Nei primi minuti della ripresa, nonostante le difficoltà di superare le linee compatte degli avversari, il Milan sembrava già più compatto, mentre Inzaghi chiedeva calma e ribaltamento di fronte, accettando il palleggio rossonero. Messias al posto dell'impalpabile Alexis non ha fatto chissà cosa, ma teneva comunque meglio la fascia di competenza, permettendo a Calabria di avanzare di più. Dall'altra parte continuava la "lotta libera" tra Theo e Dumfries, con qualche strappo in avanti del francese. Se Leão continuava preda dei centrali nerazzurri, Giroud combatteva con De Vrij, arretrandosi per creare spazio centralmente. Benna e Tonali continuavano sul pezzo e la linea difensiva rossonera si era alzata, schiacciando l'inda nella loro metà campo.
    La svolta però arrivava con l'ingresso di Diaz al posto di Kessié verso il 60esimo. Entrato in palla subito, ha praticamente evitato a Brozovic di continuare protagonista della costruzione di gioco nerazzurro. Lo spagnolo con i suoi dribbling veloci ha creato alcune volte superiorità nell'uno contro l'uno, costringendo il croato a fare falli sistematici, da essere stato graziato da Guida (da stupire le sue valutazioni non uniformi).
    Inzaghi però ha messo del suo, facendo scelte conservative al 70esimo circa, quando levava Perisic, il turco e Lautaro. Non fosse stato per qualche sporadico contropiede, spesso con l'indiavolato Dumfries, il Milan ha dominato la gara da quel punto in poi, riempendo spesso l'area nerazzurra dopo i recuperi palla nella loro metà campo.
    Sono finalmente usciti fuori i valori della squadra di Pioli: la forza del gruppo e la capacità di non uscire mai dalle partite. La capacità di saper soffrire la superiorità fisico-tecnica dei cugini era stata già vista nel primo tempo.

    Girou-tondo:
    Mancava il guizzo però e chi se non, fino al 70esimo, lo sparring partner dei centrali difensivi nerazzurri?
    Giroud, da vecchio e consumato cecchino d'area, nel gol del pareggio, dopo aver recuperato prepotentemente palla nella metà campo loro, si involava verso l'area avversaria per, non solo diventare il sesto giocatore rossonero a riempirla, ma anche calarsi nei panni del cecchino: in scivolata spingeva la palla in rete dopo un tiro mal riuscito da Diaz dal limite.
    Passati soli 3 minuti ed ecco la finta corta su De Vrij e il tiro velenoso a farne del suo primo derby un trionfo.
    Nerazzurri? Tutti a terra.

    Letteralmente stuprati.
  14. .
    Il derby e le mille svolte. Nessuna firma: sto con Bertolucci. La lezione delle Curve. Una mossa a sorpresa

    04.02.22 di Luca Serafini

    Sono 2 anni che praticamente ogni partita è un banco di prova definitivo, un esame di laurea, un bivio fondamentale, una svolta decisiva. In gran parte il Milan ha superato i test, ha raggiunto un punteggio altissimo, oscillando sul podio tra il 1° e il 3° posto. Ma la laurea non arriva, non è arrivata. Gli inciampi sono venuti là dove meno te li aspettavi. Il che non ha impedito a Pioli di continuare a battere la strada più vicina al vertice. Nonostante questo, le corazzate favorite, più attrezzate, più ricche, più forti, più brave, sono altre: Inter, Juventus, Napoli, Atalanta e a tratti anche Roma e Lazio che con quegli allenatori lì...Sono 2 anni che praticamente ogni partita è un banco di prova definitivo, un esame di laurea, un bivio fondamentale, una svolta decisiva. In gran parte il Milan ha superato i test, ha raggiunto un punteggio altissimo, oscillando sul podio tra il 1° e il 3° posto. Ma la laurea non arriva, non è arrivata. Gli inciampi sono venuti là dove meno te li aspettavi. Il che non ha impedito a Pioli di continuare a battere la strada più vicina al vertice. Nonostante questo, le corazzate favorite, più attrezzate, più ricche, più forti, più brave, sono altre: Inter, Juventus, Napoli, Atalanta e a tratti anche Roma e Lazio che con quegli allenatori lì...dove vuoi che vada, il Milan.
    Senza trofei, bisogna tenere la testa bassa e pedalare. La squadra lo fa, tra cento intoppi e mille infortuni, mentre una parte di tifoseria continua a battersi la paletta sugli zebedei alla Tafazzi, per seguire l'azzeccato accostamento di Carlo Pellegatti su queste colonne. Dopo il deprimente, avvilente, insufficiente mercato di gennaio in cui non sono arrivati né Beckenbauer né Scholes né Drogba, una fetta di rossoneri hanno l'aria di chi va al macello, con il pallottoliere nello zaino. irmereste per il pareggio? Firmereste per il secondo (o terzo, o quarto) posto a fine campionato? Per me ha risposto l'icona del tennis Paolo Bertolucci: "Non firmo niente di niente, la stagione è ancora lunga" e il derby i milanisti veri lo vogliono vincere. Questa volta sì, la svolta è fondamentale per restare agganciati - il più vicino possibile - alla lepre di Simone Inzaghi.
    Ci vorrà un'idea, un'alchimia come quella dell'andata quando con Diaz a destra i nerazzurri restarono a lungo incartati, nonostante l'invenzione del rigore regalato al turco nel contrasto con Kessie. Bisogna però evitare quel periodo della ripresa in cui il pallino lo tenne in mano l'Inter, macinando 90' come gli ultimi 25' dell'andata che ebbero un marchio rossonero molto chiaro. La partita è più equilibrata, in partenza, di quanto potrebbe sembrare a soloni e disfattisti: sarà la cura e l'attenzione ai dettagli, aspetti in cui fino ad oggi l'Inter è stata più brava, a fare la differenza nel piccolo grappolo degli episodi di una sfida come questa. Kessie sulla trequarti è un'idea, una buona idea, anche se Diaz senza Ibra sembra riuscire ad avere più libertà e più spazio. Ci penserà Pioli, credo dormendo poco in queste ore.

    Alla vigilia del derby, con una settimana ricca di attività solidali e sociali, unite le Curve rossonerazzurra hanno dato esempio, in giro per Milano, di sensibilità e coesione. Prima del fischio d'inizio, a loro va già rivolto un lungo e sentito applauso per come si comportano fuori dallo stadio e per la correttezza che da sempre contraddistingue questa rivalità, macchiata solo sporadicamente da qualche cane sciolto. La stracittadina di Milano è la partita più sicura per portare i propri bambini, da sempre, perché sugli spalti prevale l'intelligenza al di là degli striscioni, dei cori e dei fischi. Uno scudetto condiviso, ma quello del campo lo vince uno solo e sarebbe ora di interrompere un certo digiuno con un happy-hour sabato alle 18.

    . milannews.it
  15. .
    Per non criticare a prescindere bisogna distinguere tra infortunio traumatico e muscolare.
2267 replies since 4/2/2008
.