INFERNO ROSSONERO - MILANO SIAMO NOI - A.C. Milan Forum

Votes taken by beto~milan

  1. .
    Ha:
    Intelligenza
    Tecnica sopraffina
    Umiltà
    Maturità

    Basta veramente poco per capire.
  2. .
    Luci a Madrid



    Vittoria studiata, combattuta, sudata, voluta con pazienza e perlopiù ottenuta con merito da un gruppo forte e di carattere.

    Quello che più salta agli occhi è la consapevolezza dimostrata dai rossoneri in campo di essere più forti rispetto ai colchoneros.

    Due tempi e due steps diversi per raggiungere una vittoria che sa di trionfo e riscatto europeo:

    1. Il primo tempo


    Formazione quasi dovuta, viste le defezioni nella prima linea. Qualche dubbio sull'impiego di Krunić nella linea a 3 dietro Giroud, visto che, insieme a Alexis (entrambi più "tattici" che pungenti offensivamente) magari non avrebbero potuto dare quel peso offensivo ad una squadra che aveva praticamente solo la vittoria come risultato utile.
    Difatti abbiamo tenuto tenuto bene il campo nella prima fase, ma si notava che Giroud era abbastanza isolato. Se Diaz comunque creava scompiglio tra le linee madrilene (menato penosamente dai fabbri di Cholo), lo stesso sembrava poco lucido negli ultimi passaggi. Poche occasioni (da entrambe le parti tra l'altro), ma si notava un Milan che puntava al recupero palla andando a pressare alto.
    Nonostante la poca incisività i rossoneri si dimostravano più offensivi rispetto all'Atleti, avendo più soluzioni per almeno portare la palla fino all'area avversario: strappi di Theo, le superiorità create da Diaz tra le linee, il su e giù di Kalulu (peccato per i cross) e i calci d'angolo.
    Nel finale del primo tempo comunque si notava la necessità di dover agire con i cambi: in primis inserendo Ibra per Giroud (ammonito e un po' acciaccato), poi magari utilizzando anche la carta (sconosciuta ai più) Messias.

    1. Il secondo tempo

    Dopo 20 minuti dall'inizio Pioli provava a mandare in campo una sorta di piano B: tralasciando la sostituzione più che ovvia di Giroud con Ibra, inseriva le cosiddette seconde linee. Entravano Florenzi (per Kalulu), Bakayoko (per Tonali) e Messias (per Krunić).
    Se nel primo tempo Kessié teneva una posizione più bassa rispetto a Tonali, nella ripresa l'ivoriano avanzava e Baka rimaneva poco dietro, quasi in linea con il compagno. Il Milan ha alzava ancora di più il baricentro, pressando con i centrali difensivi quasi a metà campo.
    In avanti si è vista subito l'efficacia dei cambi:
    Messias sulla destra (nel tridente dietro Ibra) vinceva spesso i duelli nell'1 contro 1 (se non veniva buttato giù da falli sistematici) e giocava con un'intelligenza fuori dal comune. Non ha sprecato un pallone in mezzora circa, nella quale è stato in campo: giocate essenziali (ma non solo di istinto) e visione di gioco del trentenne di nome Junior (nello spirito e per identificare un debuttante assoluto nel palco europeo).
    Alexis, spostato a sinistra, pur continuando a fare la sua partita generosa vista nel primo tempo, mi sembrava più a suo agio in quella zona: vicino questa volta a Pioli, il belga riceveva spesso le indicazioni dall'allenatore e partecipava alle triangolazioni in quella zona, dove si faceva vedere più spesso Kessié, ma anche Ibra.
    Ibra appunto, con i suoi movimenti, veniva anche lui da quelle parti, aprendo spazio per gli inserimenti da dietro: Bakayoko infatti ha avuto un'occasione ghiotta dentro l'area su un assist meraviglioso di Messias, dopo che lo svedese gli aveva fatto un filtrante di gran pregio.
    Florenzi, nonostante la buona prestazione di Kalulu (peccato per i cross del francese), ha dato in campo quell'esperienza giusta e, giocando con personalità, ha provato anche un tiro potente dei suoi dal limite, finito poco alto sopra la traversa.
    Bakayoko, dopo il brivido procuratoci per un giallo ricevuto senza aver nemmeno toccato palla, è stato non solo importante nella gestione delle palle ma piuttosto nel recuperarle (fondamentale per il nostro gioco).

    Infine arrivavamo all'87esimo, minuto nel quale il Milan concludeva l'opera iniziata con pazienza, gioco e carattere.
    Non poteva che accendersi la luce definitiva sulla nostra partita il ragazzo (più senior che junior e non solo per una questione anagrafica) che, con naturalezza e intelligenza sopra la media praticamente iniziava e concludeva l'azione del gol vittoria in una partita la quale i rossoneri già la facevano senza ombre.
  3. .
    Da Kjaer (prima da Baka sweatdrop ) a Messias

  4. .
    Il Milan si qualifica se: tutte le combinazioni per il passaggio del turno in Champions. E l'Europa League...

    23.11.21 18:40 di Manuel Del Vecchio

    La classifica del girone B di Champions League vede il Milan in ultima posizione con un solo punto, ma alla vigilia della sfida contro l'Atletico Madrid le speranze qualificazione dei rossoneri sono ancora vive. Andiamo a vedere nel dettaglio le possibili combinazioni per qualifcarsi agli ottavi di Champions League o, nel caso, ai Play Off di Europa League (quest'anno invece dei sedicesimi si sfidano in uno scontro diretto le otto seconde dei gironi di EL e le otto terze dei gironi di CL):

    Il Milan si qualifica agli ottavi di Champions League se:

    - Vince sia contro Atletico Madrid e Liverpool
    e
    - Alla quinta giornata il Liverpool batte il Porto

    - All'ultima giornata Atletico Madrid e Porto pareggiano.

    Oppure

    - Vince sia contro Atletico Madrid (con almeno due gol di scarto in modo da avere una differenza reti migliore degli spagnoli) e Liverpool
    e
    - Alla quinta giornata il Liverpool vince o pareggia con il Porto.

    - All'ultima giornata l'Atletico Madrid batte il Porto.

    Per quanto riguarda la conquista del terzo posto e la possibilità di disputare il Play Off di Europa League il discorso è più complesso visto che le combinazioni sarebbero molteplici: il Milan dovrebbe conquistare almeno quattro punti tra Liverpool e Atletico Madrid, ma sarebbe comunque meglio farne sei.

    Il Milan si qualifica in Europe League:

    - Se il Milan batte l'Atletico Madrid e fa un punto con il Liverpool
    e
    - Se il Porto perde contro il Liverpool e all'ultima giornata il Porto batte l'Atletico Madrid (ma la differenza reti del Milan deve essere migliore di quella degli spagnoli).

    Oppure

    - Se il Milan batte sia Atletico Madrid che Liverpool
    e
    - Se il Porto perde contro il Liverpool e all'ultima giornata il Porto batte l'Atletico.

    In caso di potenziale arrivo a pari punti il Milan può avere la meglio sull'Atletico (comunque dipende tutto dalla sfida di domani sera e dalla differenza reti finale) ma non sul Porto, visto che i lusitani sono in vantaggio negli scontri diretti.

    La regola infatti cita che "Nel caso in cui due (o più) squadre abbiano lo stesso numero di punti, verranno utilizzati i seguenti criteri per stilare la classifica nella fase a gironi: 1. Differenza gol 2. Gol segnati. Alla fine della fase a gironi, i seguenti criteri risulteranno decisivi: 1 testa a testa. 2 Differenza gol 3. Gol segnati.".

    . milannews.it
  5. .
  6. .
    Volevamo giocare la Champions e poi chiediamo le riserve in campo?
  7. .
    Sei meditativo, o stai alla finestra? :D
    Benvenuto, Amma!
  8. .
    È oggi quasi insostituibile come Theo.
  9. .
    Dico soltanto che è una riserva, non è certamente neanche un ragazzino, ma è appena arrivato e buttato nella mischia. Non è giusto metterlo in croce da subito.
    E aggiungo: Theo è qualche anno più giovane e di altro livello, ci mancherebbe, ma di cazzate ne fa anche lui.
  10. .
    CITAZIONE (Phøenix @ 6/11/2021, 18:50) 
    AC MILAN E SONY PICTURES INSIEME PER IL FILM "GHOSTBUSTERS: LEGACY"
    Due brand iconici del calcio e del cinema internazionale si uniscono in un'esclusiva collaborazione

    acmilan.com

  11. .
    Milan-Inter, verso il derby 2021: cosa è cambiato rispetto a febbraio
    05 nov 2021



    Sono trascorsi poco più di 8 mesi dall’ultimo derby, quello con cui l’Inter allungava in classifica sui rivali rossoneri mettendo il sigillo su una lunga rimonta e lanciandosi verso lo scudetto. Tante cose sono cambiate da quel 21 febbraio: a cominciare dalle posizioni in classifica, oggi invertite

    SPECIALE DERBY MILANO

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    “Un derby fa” era l’Inter a presentarsi avanti in classifica, e dunque da favorita. In testa a +1 sui rossoneri, sorpassati proprio la settimana prima (grazie al successo sulla Lazio e al contemporaneo ko del Milan contro lo Spezia), vinse 3-0 e allungò a +4.
    Oggi la situazione si è capovolta. Il Milan (in testa) ha addirittura 7 punti di vantaggio sull’Inter. E una vittoria dei rossoneri costituirebbe un allungo quasi decisivo.

    L’UMORE
    Se “un derby fa” l’Inter arrivava forte del successo contro la Lazio (di Simone Inzaghi) e festeggiava il sorpasso in classifica a coronare una lunga rimonta (col Milan intristito dalla sconfitta con lo Spezia), oggi sono i rossoneri a poter vantare una fresca vittoria contro una rivale diretta (la Roma), che fa sicuramente morale (nonostante la più recente delusione in Europa, con l'1-1 contro il Porto). In campionato la striscia dei rossoneri è veramente impressionante: 7 successi di fila, ancora imbattuti.

    IL FATTORE "CONTE"
    “Un derby fa” era la situazione in cui uno come Antonio Conte si carica al massimo: l’allungo in classifica era ad un passo, facile immaginare come abbia preparato la partita, con un unico imperativo, vincere. Quanti avrebbero immaginato che sarebbe stato uno dei grandi assenti di questo derby, dopo uno scudetto vinto?

    I LEADER IN CAMPO
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    Romelu Lukaku. Era lui il trascinatore di una squadra e di un popolo, eroe nerazzurro orgogliosamente sventolato in contrapposizione a Ibrahimovic. Perché se Zlatan non ha mai avuto l’ambizione di diventare una bandiera, qualche interista su Lukaku iniziava a fare progetti più a lungo termine…

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    I PIU' PRESENTI
    Per Ibra sarà il 12° derby, così come per Romagnoli. Ma il recordman di presenze rimane Handanovic, che giocherà il suo 18° derby di Milano in carriera.

    IL DUELLO IN FASCIA
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    Tra i tanti duelli nel duello che quel derby propose ci fu anche quello a tutta velocità tra gli ex madridisti (e chissà che rimpianti, alla Casa Blanca) Hakimi e Theo Hernandez, terzini molto più che terzini. Veri e propri “schemi” per le rispettive squadre, che stavolta non potranno contare su di loro. Hakimi vedrà il derby da Parigi, Theo – squalificato – dalla tribuna.

    CALHANOGLU DA "EX"
    È solo l’ultimo degli ex, la lista di quelli che hanno fatto il salto del Naviglio cambiando casacca è lunga. Discontinuo nei suoi 4 anni al Milan, ha avuto un avvio strabiliante in maglia nerazzurra, per poi adagiarsi e tornare a illuminare solo a intermittenza.
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    ERIKSEN ERA UN PUNTO FERMO
    L’acquisto di Calhanoglu è stato una diretta conseguenza del caso Eriksen: “un derby fa” il danese era un punto fermo per Conte, che inizialmente non riusciva a trovargli una collocazione. Solo un mese prima, a gennaio, la sua cessione pareva scontata. Poi arrivò un derby (di Coppa Italia) a cambiare tutto: Eriksen lo decide e inizia a ritagliarsi il suo spazio. Finché il malore durante Danimarca-Finlandia non cambia il destino.

    TONALI E BRAHIM DIAZ NUOVI UOMINI CHIAVE
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    Come possono cambiare le gerarchie nell'arco di pochi mesi. Se fino alla passata stagione Tonali rappresentava un punto interrogativo, oggi costituisce un punto di partenza per il Milan del futuro. Come lui, è diventato una pedina fondamentale Brahim Diaz (semplice riserva fino a qualche mese fa).

    IL RILANCIO DI VIDAL E SANCHEZ
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    Li vedeva poco, Antonio Conte. Oggi Vidal e Sanchez non possono ancora dirsi titolari, ma il loro peso all'interno della squada è sicuramente cresciuto parecchio. Preziosissime "armi" da usare a gara in corso e non solo alternative per far rifiatare i titolari

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    . sport.sky.it


    Derby Milan-Inter a San Siro: foto e ricordi (di alcune) sfide indimenticabili
    CITAZIONE
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    28/10/1984: Milan-Inter 2-1. La capocciata di Attila (Hateley), un gol diventato coreografia


    24/04/1988: Milan Inter 2-0. La difesa da hall of fame e il trionfo del calcio totale


    27/12/2017: Milan Inter 1-0. In rete ai supplementari, il regalo di Natale di Cutrone

    . milano.corriere.it


    Edited by beto~milan - 5/11/2021, 15:01
  12. .
    Pareggio ingiusto.
    Prendiamo l'unico punto non meritato nel girone.
    Così è il calcio, specie in un torneo corto.
    Almeno non vediamo quello 0 che ci dava parecchio fastidio.
    Anche Pioli deve trarre lezioni da questa partita.
  13. .
    Quell'entrata bruttissima di Veretout è statada la chiusura horror di una serata di Halloween all'Olimpico, con protagonisti da cabaret:
    . Maresca, da radiare per protagonismo e incompetenza. Nella maschera da vampiro che succhiava la linfa del calcio giocato e il sangue dei tifosi di ogni fede.
    . Mourinho, nelle vesti di una strega, ormai al tramonto, che sventolava la sua scopa con ira e disprezzo per il calcio, senza poter più usarla per volare.
    . Parte del tifo romanista nell'insulto da frustrati al dominatore della serata e con delle zucche mal bucate in testa.
    . Pardo su Dazn, travestito magari da Frankenstein, che neanche "fata turchina" Ambrosini è riuscita a smascherarlo nei suoi commenti, che sembravano un mix di provincialismo alla corsport (di più) e narratore (di meno) distratto.
    . Zaniolo, il bambolotto sopravvalutato calcisticamente nonché in versione isterica, che ha iniziato le danze dei pianti e delle frustrazioni.
  14. .
    Ma quanto va su Tomori! 🚀

  15. .
2267 replies since 4/2/2008
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