INFERNO ROSSONERO - MILANO SIAMO NOI - A.C. Milan Forum

Posts written by beto~milan

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    Maignan...6,5...bentornato Magic Mike!
    Calabria...5,5... magari risente ancora il post COVID.
    Kalulu...7...ottima intesa con Tomori.
    Tomori...7...e viceversa.
    Hernandez...7...concreto.
    Tonali...5,5...così, così.
    Bennacer...8 (il migliore)...padrone del cc.
    Messias...5,5...sembra che sue le gambe non accompagno la testa, che non gli manca.
    Kessie'...6...si rifà nella ripresa.
    Leão...6,5...oltre la sufficienza perché un terrore per gli avversari quando li punta. A sprazzi.
    Giroud...7...il gol pesa come un macigno. E lotta con ordine.
    Florenzi...sv
    Krunić...6...consistente.
    Saelemaekers...5,5...recupera palle importanti, ma purtroppo si atteggia a fare il fenomeno davanti a Ospina e mangia il 2-0 della sicurezza.
    Rebić...6...carbura per il finale di stagione...fa passi avanti pian piano.
    Ibrahimovic...sv...ma l'esperienza e malizia che mette in campo in pochissimi minuti è da esempio per i compagni.

    Pioli...7,5...non gli rompessero più le palle perché non batte Pioli...lo ha triturato stasera.
    Squadra...7...compatta e vigile.
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    Isma senza dubbi.
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    Maignan
    Calabria
    Kalulu
    Tomori
    Hernandez
    Tonali
    Bennacer
    Messias
    Kessie'
    Leão
    Giroud
    Florenzi
    Krunić
    Saelemaekers
    Rebić
    Ibrahimovic
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    Chi il migliore?
    Confermate la scelta con un post.
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    :mejo:
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    1-1

    Osimhen - Giroud
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    Napoli, Spalletti: "Il Milan è forte, dobbiamo stare attenti"

    05.03.22 23:00 di Antonello Gioia

    Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, si è così espresso in conferenza sulla sfida di domani:
    "Oltre alle giocate, all'intuito al talento, c'è bisogno di riempire la partita con più impatto fisico. Il Milan è forte, ha caratteristiche con l'uscita corta alternata a quella lunga, loro ogni tanto riportano palla dal portiere e poi la mette alle spalle della linea difensiva perché cerchi di essere corto e stretto e lui tira la pallata dall'altra parte dove ha giocatori velocissimi e ribalta l'azione, un po' quello che facciamo noi con Osimhen. Dobbiamo stare attenti, alternare un po' tutte le qualità di cui il calcio moderno ormai è pieno, non è solo essere ordinati e stretti, ma anche sapersi allungare ed aprire e tirare queste sventagliate uno contro uno in giro con fisicità e corsa".

    . milannews
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    Il primo posto. ;)
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    Pioli: "Ibra ci sarà. Spalletti? Prima o poi lo batto, meglio prima. Spero che il Napoli giochi con la difesa alta... "

    05.03.22 14:50
    di Manuel Del Vecchio

    Domani ci sarà una grande atmosfera al "Maradona"...
    "C'è tutto dentro la partita, anche l'ambiente. Sarà bellissimo lo spettacolo e l'ambiente: sarà stimolante per il Napoli e anche per noi, sarà una partita da giocare per noi".

    Come sta Ibrahimovic?
    "Ibra sta meglio, si è allenato con noi sia ieri che oggi e probabilmente ci sarà domani".

    Il Milan è dove vorrebbe che fosse?
    "Due settimane ti avrei detto qualcosa in più, ad inizio stagione ti avrei detto di sì. Abbiamo fatto un percorso e ora mancano 11 partite. Dobbiamo essere soddisfatti, ma da ora in avanti tutte le partite saranno dei crocevia e dovranno essere affrontate con tanta lucidità e convinzione. Il Napoli è in grande condizione, ha grandissima qualità ma ce l'abbiamo anche noi. Dobbiamo giocare con grande forza".

    Il derby influirà in negativo?
    "Niente, il derby ci ha dato energia piuttosto che togliercela. Siamo pronti per questa gara".

    E se arrivasse un pareggio...?
    "Se entriamo col pensiero di accontentarci ti avvicini più ad un risultato negativo che altro...".

    Non ha mai battuto Spalletti...
    "Prima o poi dovrà arrivare la vittoria contro Spalletti, sarebbe meglio prima che poi. Il Napoli ha la miglior difesa del campionato. Sa palleggiare e trovare le profondità. Tutte e due le squadre hanno reparti offensivi forti, quindi credo che vincerà chi difenderà meglio".

    Per la classifica avulsa il Milan sarebbe in testa tra le prime 7.
    "È un segnale della nostra competitività e della nostra forza, ci deve dare fiducia questo per domani sera".

    I due punti contro la Salernitana peseranno?
    "Da qui al 22 maggio mancano 33 punti. Sarà una continua altalena. Nessuno vorrà scenderci e noi dobbiamo rimanerci sopra per lottare fino alla fine per le formazioni di vertice".

    Domani confronto tra Leao e Osimhen.
    "Credo che siano due giocatori importanti per le fasi offensive di entrambe le squadre ma diversi tra loro. Osimhen è più una punta centrale, Rafa ama partire più da lontano. Hanno entrambi la capacità di essere decisivi. Rafa sta bene, mentalmente e fisicamente e per noi è determinante".

    Come sta Rebic?
    "Sta bene e stao tornando nella condizioni migliore. Bisogna cominciare le partite con la migliore formazione possibile, ma è importante anche avere cambi giusti. Bisogna star dentro le partite: molte vanno decise nel finale con degli innesti che risolvano le partite".

    Cosa si aspetta dal duello Tomori-Osimhen?
    "Le partite saranno sempre più così con i duelli. Tomori ha avuto un infortunio... altrimenti cosa ci alleniamo a fare?! Sulle qualità di Fik non ho il minimo dubbio, sia in fase difensiva che di impostazione. Troverà un avversario forte, sarà un duello affascinante".

    Il Milan crossa poco e non troppo bene: come mai?
    "Sul dato influisce la nostra costruzione, la nostra volontà di riempire le posizioni tra le linee. Non siamo votati ad andare sul fondo per crossare, ma quando ci arrivi bisogna avere più qualità nei cross. Tante volte preferiamo a giocare dentro piuttosto che fuori, ma penso anche che sarebbe meglio partire da fuori per poi entrare dentro".

    C'è un problema sui calci piazzati a favore?
    "Non li stiamo calciando benissimo, ci stiamo lavorando più di prima".

    Quale partita farà il Napoli?
    "Alle 15 fa la conferenza Luciano, bisogna chiedere a lui. Noi dobbiamo essere capaci di sapere leggere tutte le situazioni, sapendo uscire dalla pressione quando questa sarà forte oppure capire quando ci aspetteranno per palleggiare bene e giocare nella loro metà campo. Bisogna essere molto lucidi e molto preparati".

    Bennacer è tornato migliorato dalla Coppa d'Africa...
    "Sta giocando a questi livelli con continuità, mi aspetto questo da lui. La delusione per la sua nazionale è stata forte, ma Isma ha un grande carattere e farà di tutto per continuare a migliorare".

    Le piacerebbe allenare Fabian Ruiz?
    "Mi piacciono tantissimo i miei giocatori. Negli ultimi scontri del Napoli sono stati scontri difficili ed equilibrati. Ogni squadra metterà in campo le proprie caratteristiche".

    Il Napoli attacca bene sulla fasce laterali...
    "Non solo sulle fasce, ma anche centralmente con Osimhen. Dovremo capire quando essere aggressivi o quando non esserlo; serve essere compatti con i difensori che dovranno essere bravi a non farsi prendere alle spalle".

    Contro Salernitana e Udinese il Milan ha tentennato dopo il goal del vantaggio. Come mai?
    "È stato un errore. Dobbiamo avere continuità di gioco per 95 minuti per poter vincere la partite"

    Il Napoli potrebbe giocare con la difesa alta...
    "Io quasi quasi spero che il Napoli giochi con la difesa alta"

    Termina qui la conferenza di Pioli

    . milannews.it

    Edited by beto~milan - 6/3/2022, 08:21
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    Il grande bluff di Putin sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia

    5 MARZO 2022 - 07:24
    di Juanne Pili

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    Perché lo spauracchio del fallout atomico funziona più nella propaganda che nella realtà

    C’è chi si chiede se per caso Vladimir Putin abbia perso il senno, rivelandosi disposto al fallout nucleare pur di vincere la guerra in Ucraina. Dopo le prime ansie suscitate dall’occupazione di Chernobyl – che rievoca in noi i ricordi dell’incidente nucleare avvenuto in epoca Sovietica -, è stata la volta del bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’incendio divampato subito dopo non ha fatto altro che incrementare il panico tra gli osservatori internazionali. «La Russia vuole il terrore atomico», ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky, il quale ha tutto l’interesse di cogliere l’onda emotiva di una situazione del genere. Forse però tutto questo fa parte di una strategia volta a fare terrorismo psicologico, una strategia a tutto vantaggio del Cremlino. Il fisico Enrico D’Urso spiega a Open il probabile bluff attuato da Mosca per disseminare il panico sull’occupazione delle centrali nucleari ucraine.


    La reale entità dei danni

    Come è avvenuto esattamente il bombardamento?

    «C’è stato un bombardamento – continua D’Urso -, che ha provocato un incendio dentro il perimetro dell’impianto, ma ha riguardato unicamente un edificio secondario che è per l’addestramento del personale, non gli edifici principali dell’impianto. In generale sono un paio di metri di cemento armato nel proprio cuore, dopo hanno un metro e mezzo per ogni scudo perimetrale: il primo è quello biologico, che serve a proteggere tutti gli operatori dalle radiazioni; poi c’è lo scudo esterno, che in caso di incidente permette di contenere tutte le radiazioni, deve resistere ad alte pressioni interne e quindi dev’essere piuttosto spesso».

    Sembra proprio che Putin ce l’abbia con le centrali ucraine. Non poco tempo prima aveva suscitato ansia l’ingresso dei russi a Chernobyl.

    «Però se guardiamo la mappa è a 50 Km da Kiev. Quindi è una direttrice favorita per l’invasione. È una zona dove uno pensa che non ci vada mai nessuno – spiega il Fisico -, con scarse difese attive e vigilanza: quindi cosa c’è di meglio che entrare di fianco alla Capitale attraverso una zona rimasta scoperta. Parliamo quindi di un fronte prettamente strategico ed ideale per una direttrice d’attacco».

    Terrorismo psicologico

    L’ipotesi alternativa che si sta affacciando è quella di un bluff. Insomma, a Putin fare rumore attorno alla minaccia dell’incidente nucleare può risultare strategico.

    «In tutti i giornali abbiamo letto che “i russi hanno conquistato Chernobyl” – conferma D’Urso -, scatenando il terrorismo psicologico. Solo per il fatto che sai della presenza dei russi laggiù, questo ti frena, e pensi “oddio cosa possono fare”».

    «Quindi si può legittimamente ipotizzare – visto che a Zaporizhzhia hanno lanciato solo un attacco secondario su un edificio secondario -, che anche in questo caso si volesse scatenare un effetto psicologico. Questo potrebbe essere il motivo per cui i russi lo hanno fatto. Infatti, nei media riferendo questo hanno fatto il paragone tra la tecnologia di Zaporizhzhia e Chernobyl [ne abbiamo trattato qui, Ndr]. Comprendo che il Governo ucraino alzi il polverone, perché deve spronare gli alleati a supportarlo; dai nostri commentatori invece no».

    Il paragone improprio con Chernobyl

    Effettivamente, stando alle fonti di Kiev, il Servizio di emergenza dello Stato ucraino avrebbe già domato l’incendio.

    «La centrale sta invece andando offline. Perché con la guerra la domanda di elettricità è scesa tantissimo. Nelle città i russi stanno man mano distruggendo le centraline di smistamento, per cercare di stroncare una Resistenza protrattasi più del previsto. Nei primi giorni infatti, non avevano distrutto niente. Anche la Tv di Stato è stata distrutta più tardi. Un paio di reattori li avevano già spenti qualche giorno fa. Tra poco i reattori saranno in “cold shutdown” (fermata a freddo), che non richiede più un ricircolo dell’acqua attivo, e quindi i danni derivanti da qualsiasi danneggiamento dei sistemi secondari caleranno drasticamente».

    Abbiamo premesso che non si può paragonare Zaporizhzhia con Chernobyl. Che differenze ci sono dal punto di vista della sicurezza?

    «La centrale di Zaporizhzhia non è come quella di Chernobyl, perché si tratta di un VVER (Vodo-Vodjanoj Ėnergetičeskij Reaktor; Reattore Energetico Acqua-Acqua), ovvero, è composta da reattori ad acqua pressurizzata. È tutta un’altra tecnologia. Esteriormente è uguale ad un PWR (Pressurized Water Reactor), ma ha tante di quelle modifiche in ogni parte che non le puoi confondere in nessun caso».

    PWR
    Il modello base della centrale di Zaporizhzhia è la tecnologia PWR.

    «Dentro non c’è grafite, che può provocare incendi e sparpagliare in maniera incontrollata tutta la radioattività. Quando l’acqua se ne va non può continuare la reazione di fissione. Inoltre è in fase di shutdown, quindi la radioattività interna sta già calando, inoltre il combustibile si sta raffreddando. Ogni ora che passa è sempre più difficile che si abbia un qualsiasi tipo di perdita. Questo genere di centrali rispetto a Chernobyl, ch’era una RBMK, ha delle misure di sicurezza più pesanti, con una sicurezza infinitamente maggiore».

    PWR
    GlobalSecurity.Org | Il Reattore nucleare VVER (in russo: Водо-водяной энергетический реактор?, traslitterato: Vodo-Vodjanoj Ėnergetičeskij Reaktor; Reattore Energetico Acqua-Acqua)

    Perché ai russi non conviene distruggere le centrali nucleari

    Cosa dovrebbe fare Putin se volesse realmente scatenare un incidente nucleare? Gli converrebbe?

    «A Putin non conviene affatto scatenare un disastro nucleare. Non tanto per le ritorsioni che ci sarebbero dopo. L’industria nucleare russa è una delle poche esportazioni di totale matrice nazionale che non sia una materia prima. La tecnologia VVER è russa. La compagnia di Stato Rosatom ha un pacchetto di centrali in costruzione o di futura costruzione, da circa 250 miliardi di dollari. Visto che tutti i suoi reattori sono dei VVER, non sarebbe una bella immagine collegarla a un disastro nucleare».

    «Putin e Zelensky cercano di movimentare una risposta emotiva con la centrale attaccata, con però scopi opposti. In realtà la situazione è molto meno preoccupante di quanto sia sbandierato o temuto. Deve essere ovviamente tenuto sotto osservazione, ma nel contesto è, al momento, una parte secondaria nello scacchiere, che assurge a unica nota suonata solo per il carico emotivo che trasporta».

    Foto di copertina: EPA/Zaporizhzhya NPP / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES | A screen grab taken from a surveillance camera footage the Zaporizhzhya NPP.

    . open.online

    Edited by beto~milan - 5/3/2022, 12:27
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    La prima delle 10 prossime finali.
    Avanti con le scommesse!
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    napoli-milan-streaming

    Napoli-Milan dove vederla: Sky o DAZN? Canale tv, diretta streaming, formazioni della partita

    Napoli e Milan si affrontano nella sfida Scudetto della 28ª giornata: le formazioni della partita e dove vederla in tv e streaming.

    NAPOLI-MILAN: CANALE TV E DIRETTA STREAMING
    • Partita: Napoli-Milan
    • Data: domenica 6 marzo 2022
    • Orario: 20:45
    • Canale TV: DAZN
    • Streaming: DAZN

    Napoli e Milan accendono la 28ª giornata di Serie A. Sfida Scudetto nel ricordo degli anni '80 quella che opporrà in posticipo azzurri e rossoneri, appaiati al vertice del campionato.

    Napoli e Milan, infatti, con i loro 57 punti sono in piena lotta per il titolo insieme all'Inter, in una corsa avvincente fatta di passi falsi, sorpassi ed exploit. Napoli reduce dal successo ottenuto al 94' all'Olimpico in casa della Lazio grazie al goal di Fabian Ruiz, il Milan invece non è andato oltre l'1-1 interno a San Siro contro l'Udinese.

    All'andata, Milan-Napoli dello scorso 19 dicembre, è terminata 0-1 con rete della vittoria per i partenopei segnata da Elmas.

    ORARIO NAPOLI-MILAN
    Napoli-Milan si gioca domenica 6 marzo 2022 allo stadio 'Diego Armando Maradona' di Napoli: calcio d'inizio alle ore 20:45, arbitra Daniele Orsato di Schio.

    DOVE VEDERE NAPOLI-MILAN IN TV
    La partita tra Napoli e Milan sarà visibile in diretta ed esclusiva su DAZN: servirà scaricare l'app di DAZN su una smart tv compatibile, utilizzare dispositivi Amazon Firestick o Google Chromecast, oppure console Xbox (One, One S, One X, Series X, Series S), Playstation 4 e Playstation 5. In alternativa, il TIMVISION Box.

    NAPOLI-MILAN IN DIRETTA STREAMING
    Napoli-Milan sarà trasmessa in streaming sul sito di DAZN, a cui ci si potrà collegare tramite PC o notebook, oppure sull'app di DAZN scaricabile su smartphone o tablet.

    TELECRONISTA E SECONDA VOCE
    Telecronaca DAZN della partita tra Napoli e Milan affidata a Pierluigi Pardo, con commento tecnico di Dario Marcolin.

    IN DIRETTA SU GOAL
    Su GOAL, potrete seguire Napoli-Milan in diretta testuale: prepartita, formazioni ufficiali e azioni salienti nel nostro live minuto per minuto.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI-MILAN
    Nel Napoli torna Lobotka titolare a centrocampo accanto a Fabian Ruiz, mentre Politano ed Elmas si contendono una maglia sulla trequarti col primo favorito. Per il resto Spalletti schiera la miglior formazione possibile al netto delle assenze, con Osimhen a guidare l'attacco.

    Kessie verso la panchina in casa Milan: spazio a Bennacer in mediana al fianco di Tonali e Brahim Diaz tra le linee a supporto di Giroud, coadiuvato da Saelemaekers e Leao: Ibrahimovic è ancora ai box. Kalulu spalla di Tomori nel cuore della difesa.

    NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Lobotka, Fabian Ruiz; Politano, Zielinski, Insigne; Osimhen. All. Spalletti.


    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Hernandez; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Brahim Diaz, Leao; Giroud. All. Pioli.

    . goal.com


    Milan, in attacco la coperta è corta: i rossoneri a Napoli si affideranno ancora a Giroud

    03.03.2022 14:00 di Antonio Tiziano Palmieri

    Fuori Pietro Pellegri e dentro Marko Lazetic. Questo è quanto fatto dal Milan nel mercato di gennaio per quel che riguarda l’attacco. I rossoneri di Stefano Pioli, da più di un mese a questa parte, precisamente dal 23 gennaio (ossia da quando Zlatan Ibrahimovic si è fatto male contro la Juventus), davanti hanno la coperta cortissima. Il solo Olivier Giroud sta tenendo a galla l’attacco del Diavolo dato che non ci sono alternative. L’umore dei tifosi sotto questo punto di vista non è dei migliori ma non bisogna piangersi addosso perché i ragazzi di Pioli hanno più volte dimostrato di saper tirarsi fuori dalle difficoltà.

    A NAPOLI GIROUD TITOLARE. SI SPERA DI RECUPERARE IBRA

    Pioli non ha mai cercato scuse né sugli infortuni e né sull’immobilismo sul mercato, va avanti lo stesso per la sua strada allenando chi ha a disposizione e continuando a fare di necessità virtù. I meriti della crescita della squadra in queste ultime due stagioni sono in gran parte i suoi. Pioli va avanti lo stesso senza battere ciglio. Domenica ci sarà la partita spartiacque per il campionato: la trasferta di Napoli contro la squadra di Luciano Spalletti. In vista del big match, i rossoneri si affideranno sicuramente a Giroud dal primo minuto. Il francese, 10 marcature stagionali complessive, è ancora a caccia del primo gol lontano da San Siro. E Ibrahimovic? Lo svedese ieri ha svolto ancora del lavoro personalizzato a Milanello, ma lo staff medico rossonero spera di poterlo ‘sistemare’ per far si che sia disponibile. Le alternative ai due non sono credibili. Lazetic è un 2004 e non ha ancora fatto un minuto con la nuova maglia, mentre Ante Rebic non sta attraversando un grande periodo di forma, ma comunque gioca sulla parte sinistra della trequarti perché Rafael Leao non può giocare ogni singolo minuto di tutte le partite. L’obiettivo di domenica è vincere e nonostante le difficoltà, Pioli cercherà di spronare la squadra per tentare di ottenere i 3 punti.

    . milannews.it


    Napoli, il racconto dell'allenamento odierno: Lozano in gruppo

    04.03.2022 14:30 di Enrico Ferrazzi

    Il sito ufficiale del Napoli, prossimo avversario del Milan (domenica alle 20.45), riporta il racconto dell'allenamento odierno degli azzurri:
    "Seduta mattutina per il Napoli all'SSC Napoli Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match contro il Milan in programma domenica 6 marzo alle ore 20.45 allo Stadio Maradona per la 28esima giornata di Serie A. La squadra ha iniziato la sessione on una fase dedicata al torello e successivamente ha svolto partita a campo ridotto. Chiusura con lavoro tattico ed esercitazione su calci piazzati. Tuanzebe ha svolto lavoro in palestra. Lozano ha fatto l'intera seduta in gruppo. Allenamento personalizzato in campo per Malcuit".

    . milannews.it
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    di Gianluca Riccio

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    Il “Doomsday Plane” E-4B è un Boeing 747 modificato in dotazione alla Presidenza degli Stati Uniti in grado di resistere anche ad un attacco nucleare. E il 28 febbraio ha preso il volo per una breve missione di addestramento, proprio poco dopo l’annuncio del presidente russo Vladimir Putin sulla messa in stato di allerta delle forze nucleari del suo paese.

    L’addestramento di questo velivolo da “giorno del giudizio” è iniziato da una base dell’Aeronautica americana nel Nebraska. È poi proseguito con un volo di circa quattro ore e mezzo nell’area di Chicago, per finire poi subito dopo. A riportare il resoconto è il sito di notizie britannico iNews. Durante la sua breve sortita, l’aereo sarebbe stato accompagnato da diversi jet di scorta, utilizzati anche per tracciare i missili balistici.

    Aereo a prova di nucleare
    L’E-4B avvistato in addestramento fa parte di un gruppo di aerei militari conosciuti come Nightwatch, in servizio per le forze armate USA fin dagli anni ’70. Il suo obiettivo è quello di agire come un quartier generale di comando mobile per personale militare di alto livello in caso di guerra nucleare, e comprende alcune misure di sicurezza che non troverete mai su un 747 commerciale.


    Il Boeing 747 modificato, altrimenti noto come Doomsday Plane

    Tra tante, il velivolo dal costo di circa 200 milioni di dollari è progettato interamente con tecnologia analogica. Non ha apparecchiature digitali, e questo gli consente di restare in volo anche dopo aver subito l’impulso elettromagnetico di un’esplosione nucleare. Inutile dire che è anche refrattario a qualsiasi cyberattacco.

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    . futuroprossimo.it

    Sarà tipo quello visto nel film Don't Look Up, con 4 candidature per gli Oscar, tra cui per il miglior film.
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    Ucraina, l’ex generale Fabio Mini: “Guardate il cielo, non la lunga colonna di carri. Se sarà attacco a Kiev, arriverà da lì”

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    Perché Putin non distrugge la rete internet con cui Zelensky compatta i soldati e chiama a raccolta gli alleati? Cosa dice davvero quella colonna di 65 km che marcia in direzione della capitale? Perché si spara durante in negoziati? Risponde l'ex capo di Stato Maggiore del Comando Nato per il Sud Europa

    di Thomas Mackinson | 1 MARZO 2022

    La colonna di carri che marcia verso Kiev? “E’ sostanzialmente ferma, dove vada davvero e a far cosa lo capiremo guardando il cielo”. Perché nessuno la colpisce? Perché durante i colloqui si continua a sparare? La guerra pone tante domande che restano senza risposta.
    Quando a rispondere è un ex militare d’alto livello le ragioni paiono quasi ovvie. Ha questa capacità Fabio Mini, un tempo capo di Stato Maggiore del Comando Nato per il Sud Europa, in pensione da molti anni ma come tutti incollato alle tv e ai siti specialistici che seguono il conflitto fotogramma per fotogramma.

    Partiamo da quella colonna nera di carri lunga 65 km che avanza minacciosa verso Kiev. Dove va e perché nessuno la colpisce?
    Guardatela bene. Sembra stia marciando da giorni, in realtà non va da nessuna parte. Intanto non esce dalla strada e questo significa che i russi hanno il controllo di quello spazio aereo. E’ nella fase di avvicinamento, ma non si vede ancora la fase di schieramento e sembra ancora ben lontana dalla terza che è l’intervento.

    E dove potrebbe attestarsi?
    Neppure questo ora è chiaro. Potrebbe circondare Kiev, passare il Dnepr come fare inversione e sparire così come è arrivata, fungendo da minaccia. Se, come probabile, è lì per colpire Kiev entrandoci ce lo dirà prima il cielo. Perché le forze di terra non entreranno nella città senza prima una pioggia di bombe che Dio non sa neppure da dove vengano. Non è militarmente concepibile che quei militari entrino in azione prima.

    E perché la vediamo marciare da giorni senza che nessuno la colpisca?
    Il modo ci sarebbe, ovviamente, ma l’Ucraina probabilmente non ne ha la capacità. Ci vorrebbe l’aviazione, quella che l’occidente ha potenziato, ma non ha la superiorità aerea necessaria. Ho sentito qualcuno dire che quella colonna è esposta al “rischio di assalti con molotov “, ma è una baggianata: è evidente che i russi controllano tutta la strada e le zone limitrofe, e che nessuno possa anche solo avvicinarsi sperando di uscirne vivo.

    Quindi dobbiamo aspettarci una tempesta di bombe?
    Guardi la domanda va posta al contrario: perché non c’è stata ancora? Putin poteva radere al suolo Kiev e le altre città senza neppure sporcarsi le mani con arsenali convenzionalissimi, tanto è pieno di missili e bombe. Se non lo ha fatto è perché, probabilmente, confidava che i militari ucraini si alleassero con lui davanti a una prova muscolare di pochi giorni: non è successa né una cosa né l’altra. Del resto parliamo di guerra da giorni, ma i numeri che leggiamo non sono da guerra ma da incursione nemica.

    Cosa intende?
    Che l’esercito russo si è presentato lì con materiale bellico per fare 15-20mila morti al giorno, mentre le stesse fonti ufficiali ucraine, almeno fino a ieri, parlavano di 130 morti. Lo dico senza nulla togliere alla sofferenza inflitta, alla devastazione che coinvolge i civili ma il dato è sotto gli occhi di tutti. Così come il fatto che l’offensiva proceda su più fronti che non sembrano neppure coordinati. L’impressione, da tecnico militare, è che – sull’onda emotiva e per via della propaganda – vediamo solo le “gocce” di quel che accade a una parte e all’atra, ma la pioggia deve ancora arrivare.

    E come se lo spiega?
    Siamo nel campo delle ipotesi. Penso che l’escalation tra i due fronti abbia costretto entrambi a modificare i piani e a prendere tempo. Putin, probabilmente, perché non saprebbe come gestire un “dopo” che non si aspettava, compreso lo scenario della devastazione che agli occhi del mondo lo fa apparire folle. Zelensky usa questo tempo per rafforzarsi e sperare che l’esercito s’impantani. Così si spiegano anche i negoziati, quelli che nessuno dei due contendenti vuole davvero: non a caso li fanno gli intermediari e non loro, e non per nulla non fermano il fuoco mentre si svolgono.

    Usando social come Twitter Zelensky è riuscito a compattare il suo popolo e richiamare all’ordine le forze occidentali. Perché Putin non ha bombardato le infrastrutture della rete togliendogli quest’arma?
    Perché senza Internet anche il suo esercito è isolato ed esposto. Le comunicazioni militari per essere sicure non devono superare i 30 km di raggio o possono venire intercettate, anche se criptate. Senza un cellulare connesso, gli stessi soldati russi si troverebbero isolati, mentre avere un mezzo di comunicazione li rende autosufficienti e li motiva. Li rende anche tracciabili ai loro comandi. Un tempo, azzerare la capacità di comunicazione era fondamentale. Oggi, militarmente parlando, non conviene a nessuno.

    . ilfattoquotidiano.it
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    Ok, l'attacco.
    Però direi di notare il quanto l'organizzazione difensiva, la quale si vedeva un po' in difficoltà poche settimane fa e non solo, sia migliorata: se andiamo a guardare i gol subiti in serie A, siamo se non sbaglio quarti, nonostante siamo ancora in testa alla classifica. Abbiamo avuto dei problemi sicuramente: l'assenza di Kjaer, infortunio e COVID di Tomori, i quali secondo me ci hanno messo un po' in difficoltà.
    Ora si vede che la tendenza porta ad una media gol subiti a partita minore.
    Il problema opposto lo stiamo invece vedendo in attacco: la buona media gol/partita (era fino alla fine del girone di ritorno migliorata rispetto la stagione scorsa) tende a scendere.
    Bisogna tornare al brevissimo periodo a febbraio, nel quale siamo stati cinici, capitalizzando al massimo le occasioni da gol.
    Insomma, ci vuole più equilibrio tra le prestazioni difensive e quelle offensive.
    Il ritorno di Ibra il quanto prima sarebbe più che auspicabile.
29539 replies since 4/2/2008
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